
11 ottobre 2020 è la giornata internazionale delle bambine.
Ho conosciuto molte bambine durante i miei viaggi in Somalia ai campi di Halabooqad e Buulo Bakley.
Iqra, Muna, Sundus, Fardowso, Sabirine, Fadxi, e poi ancora Maria, Faduma e tutte le bambine che frequentano la nostra scuola mi hanno parlato dei loro sogni e delle loro aspirazioni.
Tutte vogliono studiare per poter diventare un giorno chi insegnante chi medico chi infermiera, tutte vogliono rendersi utili e fare qualcosa per migliorare le condizioni di vita loro e delle loro famiglie, delle persone che popolano il campo.
Così, tra l’accudire fratelli e sorelle più piccole, aver cura della famiglia, procurarsi il cibo per la giornata e cucinarlo per tutti, recarsi a prendere l’acqua al pozzo e fare quattro chiacchiere, lavare i panni e stenderlo e occuparsi di tutte le faccende domestiche, resta sempre il tempo e la voglia di studiare e di andare a scuola.
Quella scuola che le protegge, il luogo dove possono sentirsi al pari dei loro compagni e dove possono ridere, scherzare e giocare, dove possono sentirsi libere di parlare e raccontarsi, dove nascono amicizie e piccoli amori.
La scuola che è il loro futuro e che le aiuterà a credere ai sogni.
La scuola è il luogo dove le ho incontrate e dove ho promesso loro che sarei sempre tornata e per loro tornerò.

felicità sull’altalena della scuola